Sorgenti di Santa Liberata
Sorgenti di Santa Liberata, da cui sgorgano
le acque provenienti dal Gran Sasso
L’area delle sorgenti di Santa Liberata, coperte da vegetazione lussureggiante
Dopo aver superato il sentiero delle Canapine ci si ritrova in verdeggianti campagne nascoste tra i pioppeti e salici. In mezzo a queste possiamo intravedere un grosso albero a tre tronchi ricoperto di edera sotto al quale scorgano le sorgenti di Santa Liberata. Le acque di Santa Liberata e di altre piccole polle sorgive originano dall’acquifero del Gran Sasso e ospitano una biodiversità molto diversa da quella delle Sorgenti del Pescara che invece sono alimentate dalla dorsale del Monte Sirente. La scoperta di queste specie conferisce un valore aggiunto a questo ecosistema sorgivo di rilevanza internazionale, e ne mette in luce l’estrema vulnerabilità. Queste specie sono, infatti, particolarmente sensibili alle diminuzione di portata come pure all’intasamento degli spazi interstiziali. Importanti sono i numeri legati alla biodiversità: oltre 2000 specie stimate, circa 200 specie nuove per la regione oltre a numerose specie nuove per la scienza. Oggi tuttavia la Sorgente di Santa Liberata non è facilmente raggiungibile in quanto il sentiero presenta alcune problematiche come rovi e ortiche che impediscono il passaggio. Sarebbe quindi necessario un intervento di pulizia mirata per eliminare tutti i rovi e le piante di intralcio e riaprire l’accesso alle Sorgenti di Santa Liberata.
Lavoro eseguito da: Jacopo Galli e Antonio Antonucci
Fonti: www.primapescara.it
Progetto Alternanza Scuola – Lavoro 2019 del Liceo Scientifico Amedeo Di Savoia di Popoli