Idrobiologia delle sorgenti
Idrobiologia delle Sorgenti del Pescara
Il fascino delle sorgenti del Pescara attraverso i fondali ricchi di biodiversità.
L’incontro tra la nuda roccia del Gran Sasso ed i verdeggianti declivi della Maiella porta a sgorgare cristallina la linfa che alimenta una delle più copiose scaturigini dell’Appennino: le Sorgenti del Pescara. Dall’incontro di elementi così diversi prende vita uno dei più importanti fiumi dell’Abruzzo. Infatti l’acqua proveniente dal grande acquifero di Campo Imperatore, incontrando l’ostacolo offerto dalla roccia impermeabile della Maiella, sgorga ai piedi del Colle di Capo Pescara, emergendo in mille rivoli che confluiscono in uno specchio d’acqua limpido e cristallino, dalle mille sfumature di colori: numerose polle subalvee, che sgorgano copiose sul fondo , danno nuova e continua linfa a tale bacino che, con portata costante complessiva di 7000 l/s, rappresenta dei piu’ importanti sistemi sorgentizi del centro nord Italia.
Anche l’acquifero del Sirente sembra dare un importante contributo al sistema sorgentizio.
Lo specchio d’acqua è la testimonianza relitta di un lago più vasto che, in tempi antichissimi, copriva tutta la Piana Peligna: il fiume Pescara, emissario dell’invaso, si aprì nel tempo un varco nelle Gole di Tremonti e il lago si svuotò lasciando questo meraviglioso angolo.