La biomimesi e le Sorgenti del Pescara

Le Sorgenti del Pescara furono luogo di ispirazione e di studio del celebre inventore

Partendo dalle sorgenti del Pescara, osservandone flora e fauna, Corradino D’Ascanio iniziò ad elaborare alcune delle sue più note invenzioni. Lo studio, attuato a partire dagli ortotteri e dalle samare presenti nella Riserva, è oggi divenuta una vera e propria branca della scienza detta biomimesi. La biomimesi tratta lo studio della natura per poi basarsi su di essa per sviluppare nuovi progetti ed invenzioni.

Proprio da un colle in prossimità delle Sorgenti del Pescara l’ingegner D’Ascanio, ancora adolescente, tentò il primo volo con rudimentali ali fatte di stecche di legno e fogli di giornale.

In una lettera del 1930 D’Ascanio scrive: “Con quello che guadagnavo progettando qualunque cosa mi venisse chiesta (un forno, una casa, la piazza del paese, il monumento ai caduti), mi feci mandare dalle Università il materiale adatto per studiare il volo degli ortotteri e degli odonati. Detti così sembrano animali strani, ma sono quelli come i grilli e le libellule che vedete sempre nei campi quando uscite a giocare, li avete presenti? La natura racchiude in sè tante risposte e si tratta solo di andarle a cercare nel posto giusto, quelle che vogliamo. Bisogna essere curiosi…”

Animali e piante sono strumenti a nostra disposizione che ci possono aiutare a migliorarci tecnologicamente e D’Ascanio seppe leggere queste informazioni ben prima di ogni altri studioso, sfruttando l’incredibile varietà di animali e piante presenti nella nostra Riserva. Sviluppò lo studio dell’elica degli elicotteri partendo dalla semplice caduta di un frutto, la samara, un frutto di acero dalla forma estesa ed espansa che quando cade dall’albero può volteggiare per molto tempo in aria favorendo una miglior diffusione dei semi. L’ingegner D’Ascanio non si basò solamente sulle piante per sviluppare gli elicotteri, ma anche su insetti come la libellula, animale capace di volteggiare a proprio piacimento nell’aria. Il suo movimento fu migliorato ed adattato alla nostra tecnologia favorendo un miglior funzionamento degli elicotteri e degli attuali droni. D’Ascanio si ispirò agli insetti anche per creare la celeberrima Vespa, che con l’animale omonimo ha vari punti in comune.

La biomimesi attualmente è molto impiegata in progetti che puntano a tecnologie più ecologiche, come le pale eoliche ispirate alle ali delle libellule in Giappone oppure delle foglie artificiali per sfruttare il processo della fotosintesi come fonte di energia, sviluppate negli Stati Uniti. I frutti dell’ingegneria biomimetica ormai osservabili dappertutto, e tutto inziò sulle colline del paese di Popoli.

Giusto per fare un esempio, un’invenzione biomimetica è il velcro, sviluppato nel 1941 dall’ingegnere svizzero George De Mestral ispirandosi ai fiori che si attaccavano al pelo del proprio cane, notando che su quei fiori erano presenti dei micro-uncini. A partire da quei fiori, l’inventore svizzero portò al mondo il velcro, che oggi tutti conosciamo e utilizziamo, ad esempio nelle classiche strisce di chiusura di giubbini e giacche.

“Bisogna essere curiosi”, diceva D’Ascanio.

Scritto da: Roberto Flauto
Progetto: Alternanza scuola-lavoro con il liceo Amedeo di Savoia di Popoli.

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