Stabilimento termale di Popoli

Il legame tra il paese di Popoli e le terme ha origini antiche. Popoli è stata considerata sin dall’antichità “città delle acque” per il gran numero di sorgenti presenti sul suo territorio e per la purezza delle fonti. Il primo stabilimento termale risale tuttavia soltanto alla fine dell’Ottocento, quando la cittadina abruzzese iniziò a sfruttare queste incredibili acque per fini commerciali, fino ad arrivare ad oggi dove il turismo portato dalle terme è una delle attività economiche di maggiore importanza per Popoli e per tutta l’area circostante.

La presenza di aree sorgive di acque sulfuree nell’area di Popoli è conosciuta da molti secoli. Già nella monumentale opera del Jervis del 1876 sulle Acque Minerali d’Italia venivano riportate nel territorio popolese varie polle sorgive e, in particolare, una veniva descritta come la più ricca di tutto l’Abruzzo con i suoi 30 ettolitri di portata. Questa scaturigine fu sfruttata per alimentare le attività di uno stabilimento termale, inaugurato nel 1857, che divenne un rinomato centro di turismo termale per tutta la seconda metà dell’Ottocento e raggiunse gli apici di sviluppo e notorietà nei primi anni del Novecento, essendo anche onorato dalla presenza alle cure del Re ed altri dignitari della casa reale. Purtroppo il vecchio stabilimento termale, di cui ancor oggi restano importanti vestigia grazie al recupero strutturale ed architettonico dell’edificio principale, fu vittima mai più recuperata di bombardamenti nel 1944 durante la seconda guerra mondiale. Solo nel 1998 la società già responsabile delle Terme di Caramanico realizzò un nuovo impianto circondato da 60.000 mq di parco e situato non lontano dallo stabilimento originario ottocentesco.

Lo stabilimento delle Terme Inn Popoli, inaugurato nel 1998, accoglie mediamente circa 60.000 presenze a stagione ed offre una importante gamma di servizi sanitari, termali e riabilitativi. Il complesso, classificato al 1° livello Super, il più alto nella scala nazionale, si sviluppa su 3.000 mq di struttura coperta, situato in un’area di 60.000 mq, con un parco di 40.000 mq e un percorso cardiovascolare e respiratorio di 1 km.

All’interno della struttura termale sono presenti diversi reparti strutturati e organizzati per garantire, con efficienza e professionalità, esigenze curative e riabilitative diverse. Lo stabilimento termale è posizionato all’ingresso del paese; è dotato di un ampio parcheggio e del servizio navetta.

A seguito delle autorizzazioni ministeriali comprovanti la sicurezza e l’efficacia terapeutica dell’acqua sulfurea De Contra, la struttura offre cicli di cure convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale e a pagamento.

I benefici curativi e riabilitativi dell’acqua De Contra a Popoli hanno una storia antica, molto più dello stabilimento termale che ne sfrutta, ancora oggi, i naturali benefici.  Fra le decine di piccole e grandi sorgenti, alcune sono state utilizzate fin dalla antichità a fini terapeutici. In particolare fra queste assumono rilievo le acque sulfuree, come quella De Contra. Ed è proprio sull’uso dell’acqua sulfurea che si incentrarono, per oltre 60 anni, le attività del vecchio stabilimento termale.

L’acqua sulfurea De Contra di Popoli ha delle caratteristiche che la differenziano da tutte le altre acque sulfuree utilizzate in Italia. In particolare, il rapporto fra il grado solfidrometrico medio-alto e la bassa oligomineralità (la più bassa in Italia). Tali caratteristiche rendono quest’acqua particolarmente efficace nel trattamento di molte patologie di tipo dermatologico, ginecologico, delle vie respiratorie e digestive. D’altronde, le peculiarità di quest’acqua termale appaiono un valido spunto per auspicare studi specifici in merito alle variazioni biochimiche, istologiche e funzionali secondari alla sua somministrazione e giustificanti le suddette azioni terapeutiche.

Terme Inn Popoli

Fonti

Terme Inn Popoli

Terme di Popoli su federterme.it

Terme di Popoli su cascate-del-mulino.info

Le polle sorgive di acqua sulfurea che hanno segnato la storia di un territorio, di Paola Perna (Blog Popoli)


 

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