La Riserva nella storia

La Riserva  “Sorgenti del Pescara” nella storia

 A cura di Alberto Colazilli e Piera Lisa Di Felice

    

Sorgenti del Pescara in una cartolina dei primi del Novecento. 


Le sorgenti del Pescara sono sempre state sin dall’antichità un luogo particolarmente amato dalle popolazioni locali, grazie alla ricchezza delle copiose scaturigini e alla bellezza del luogo. Nelle foto d’epoca dei primi del Novecento possiamo vedere un paesaggio delle sorgenti in cui i locali abitanti andavano a pesca di gamberi e trote con barche oppure località prescelta dalle donne per fare i panni nel canneto e tra la vegetazione igrofila. Era un luogo di aggregazione sociale, di gioco, di pesca, di incontro e di riposo.

Sorgenti del Pescara in una cartolina dei primi del Novecento. 

Sorgenti del Pescara in una cartolina dei primi del Novecento. 

 

Veduta sulle colline di Capo Pescara e sulle Sorgenti del Pescara in una rara fotografia dei primi anni del Novecento

Veduta su Popoli e le Gole di Tremonti. In Basso le Sorgenti di Capo Pescara. Fotografia di inizio Novecento

Ai quei tempi non c’era ancora l’autostrada Pescara-Roma e le sorgenti erano lambite solo dal tracciato ferroviario. I lavori dell’autostrada iniziarono a partire dalla fine degli anni Settanta e l’impatto visivo sul paesaggio delle sorgenti fu molto rilevante. Non tutto il sito era coperto di boschi igrofili o di lussureggiante vegetazione. Il canneto di cannuccia palustre era sicuramente gestito e le canne erano utilizzate per realizzare recinzioni dei campi o per gestire gli orti. Buona parte delle rive delle sorgenti erano utilizzate per la coltivazione della canapa, da cui oggi deriva il sentiero delle “canapine”. L’agricoltura e la pesca della trota e dei gamberi erano le principali attività che si distinguevano intorno a questo sito naturalistico. L’unico disturbo al paesaggio di Capo Pescara era il tracciato della ferrovia Pescara – Roma che fu costruita in prossimità del lago delle sorgenti.

Le Sorgenti del Pescara e Capo Pescara in una cartolina di inizio Novecento.

Sorgenti del Pescara in una cartolina dei primi del Novecento

Tra gli anni Settanta e i primi anni Ottanta le Sorgenti del Pescara subiscono un primo duro attacco dalla cementificazione e dall’asfalto con la creazione di una strada provinciale per giungere direttamente alle scaturiggini e che va a snaturare irrimediabilmente il declivio con rocce, prati e cespugli come lo si può ammirare nelle fotografie d’epoca. A completare l’opera di disturbo di un paesaggio naturalistico e culturale unico nel suo genere contribuisce anche la costruzione del tracciato dell’autostrada Pescara – Roma, tra la fine degli anni Settanta e gli inizi anni Ottanta, proprio a ridosso dell’area naturalistica e che ancora oggi crea un importante colpo d’occhio nel paesaggio culturale di Popoli e nella veduta panoramica su Capo Pescara.

Panorama su Popoli e le  Sorgenti del Pescara in una cartolina dei primi del 1961. 

La confluenza tra l’Aterno e il Pescara in una fotografia degli anni Sessanta del Novecento

Con la creazione della Riserva Naturale Regionale “Sorgenti del Pescara” si opera una netta inversione di tendenza eliminando l’asfalto (opera assurda e incomprensibile per quei tempi) e cercando il più possibile di rinaturalizzare il sito.

Oggi, grazie all’impegno e alla costanza di bravi esperti ambientalisti, la Riserva è diventata un importantissimo sito naturalistico con vasta eco non solo in Abruzzo ma anche nel resto d’Italia.


Sorgenti del Pescara e Popoli nel 1955

Tratto da un bellissimo video dell’istituto Luce del 1955 in cui si vedono le sorgenti del Pescara di Popoli nella loro originaria bellezza selvaggia. Si vedono anche immagini di Popoli e del corso del fiume Pescara.

 

                               

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *